sabato 7 maggio 2016

UNA SUCCURSALE FAMILIARE .

Invece della classico venerdì sul divano alla TV , mi sono catapultato a Fossano per una riunione di lavoro .
Non mi consola la location che è veramente notevole ( un magnifico castello ) , ma ho dato forfait ad una cena con i miei  compagni delle elementari .
Sono alquanto dispiaciuto perché amo stare con questi amici , ogni volta che ci incontriamo è come se fossero passate poche ore e invece sono mesi oppure anni che non ci vediamo .
È un qualcosa di complesso da spiegare perché quel periodo di 5 anni ci ha regalato tanti momenti piacevoli , tante risate , tante gite , eravamo una famiglia poiché venivano coinvolti anche i genitori .
Il vero "deus ex machina" è stato il nostro maestro delle elementari , aveva creato una armonia senza eguali che non è semplice da spiegare in poche parole .
Tornando alla cena che si sta svolgendo non riesco a stare lontano dai miei amici , compongo il numero di uno di loro e lui mi mette in vivavoce .
C'è confusione dove stanno mangiando ma riconosco tutti , a un certo punto l'amico mi passa una mia compagna di classe e lei mi saluta poi pronuncia una frase che è commovente : " Ale ho portato ai ragazzi quel libro di lettura che ti piaceva , sai l'ho fatto leggere anche alle mie figlie" , non finisce di pronunciare quella frase , ho un groppo in gola , a stento trattengo l'emozione poiché quel testo è di una dolcezza unica .
La telefonata si chiude ma la testa non si sposta di un centimetro dagli amici , vorrei essere lì con loro , ascoltarli guardandolo negli occhi .
Mi addormento senza serenità , sarà un atteggiamento sopra le righe ma avrei scambiato volentieri una fredda riunione aziendale con una cena in famiglia, i miei amici sono una parte importante della mia vita , una succursale della mia famiglia .
Con loro trovo tranquillità e questo lo debbo al maestro che ci saldati insieme più di 35 anni fa .

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