sabato 18 giugno 2016

PASSEGGIANDO SULLE ACQUE

Non mi vergogno ad ammettere che ho imparato ad apprezzare le camminate e c'è un motivo ossia l'alimentazione della Imagery .
Certamente non hanno lo stesso fascino di quando indossi il pettorale ma sono una chiave di lettura diversa nel momento di difficoltà .
La tipica frase "esco a far 2 passi" usata per riflettere all'occorrenza rappresenta un modo per allentare la tensione accumulata per vari motivi , infatti nelle ore successive percepisci qualcosa di diverso rispetto alla rabbia , cambia la prospettiva visiva e l'analisi è più lucida .
L'ho notato l'altra sera quando mi sono presentato ad una gara solo per passeggiare tra lo stupore di alcune persone che quando mi hanno visto con indosso la tuta credevano avessi gli abiti sotto per aggiungermi al gruppo podistico .
Invece non avevo quella divisa , la scelta era caduta su una maglietta anonima , ho pinzato il cartellino verde e mi sono diretto su un percorso diverso .
Da lì in avanti ho elaborato vari concetti guardando la campagna e gustando il tramonto in luogo ancora sconosciuto .
Stavo leggendo della "passerella galleggiante " sul lago d'Iseo , opera dell'artista Christo , deve essere qualcosa di favoloso e inebriante , l'idea di camminare sulle acque per 3 chilometri sfiora il lato mistico , certamente è una trovata pubblicitaria coi fiocchi .
Ho visto le foto scattate dai passeggiatori su quella fettuccia arancione , il paesaggio è mozzafiato e sarei tentato da una gita solo per percorrere quel tratto anche a piedi nudi .
Anche le tute alimentano Imagery se poi ci aggiungi un po'di di spirito di osservazione il progetto prende un'altra piega.
In fondo è piacevole anche la visione di chi corre , ti permette di trarre spunti per il futuro , ma qualcuno non se ne capacita.
Preferisco stare un passo indietro , è solo questione di tempo , prima presto o tardi varcherò la finish line e quel divano l'ho portato portato in garage .

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