mercoledì 15 giugno 2016

UN SORRISO NON NUOCE

Gli strani pantaloni che indossa il portiere della nazionale ungherese sono un richiamo  alla vera essenza del calcio.
Non sembra possibile ma i fatti parlano chiaro , Gabor Kiraly ci ha riportato indietro nel tempo ,le sue parate hanno permesso alla sua squadra di conquistare i 3 punti nella partita di esordio all'Europeo e adesso c'è curiosità intorno attorno a lui .
La storia di quella strana divisa ha l'odore del detersivo e dell'olio canforato , perciò appartiene al calcio vero ossia quello senza creste , tatuaggi o fondi di investìmneto privati .
Guardando Francia -Albania mi accorgo di quanto sia stato fortunato ad avere vissuto quell'epoca calcistica , solo il secondo tempo della partita rispecchia i canoni della decenza , poi a un minuto dalla fine Griezmann sblocca il risultato , infine i galletti d'oltralpe segnano ancora con Payet e volano agli ottavi .
È servito un quarto d'ora per rimettere insieme le idee , ci siamo goduti 45' minuti piacevoli , resta un campionato ricco di equilibrio e come al solito la differenza la fanno le giocate dei singoli che si mettono a disposizione del gruppo .
Sono i poliedrici ad essere decisivi , grazie a questi personaggi si può amare il pallone e uno di loro lo ha citato l'ex addetta stampa della Fiorentina .
Silvia Berti in una intervista rilasciata al sito firenzeviola.it ricorda la sua esperienza con un episodio emblematico , ossia l'affetto della gente nei confronti dei loro beniamini .
Lasciandosi trasportare dalle emozioni ci si può avvicinare di nuovo al mondo del pallone , i giocatori debbono vivere fuori dalla "Torre di Cristallo" così come facevano in passato .
La programmazione va fatta anche in relazione alle aspettative di coloro che amano quelle maglie .
I tifosi non sono "clienti" , hanno bisogno di sognare e se regali loro delle speranze ti difenderanno sempre .
Kiraly regala ai propri  tifosi tanta gioia e dentro le stanze di via Fanti a Firenze servirebbe qualcosa del genere .
L'essere algidi produce indifferenza , il sorriso invece contagia .
Ps: il protagonista dell'episodio citato nella intervista a Silvia Berti è Martin Jorgensen , calciatore ambidestro , in grado di ricoprire più ruoli e soprattutto goleador nei momenti più importanti durante la permanenza di Prandelli sulle rive dell'Arno .

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