Ma c'è un episodio indimenticabile accaduto durante l'estate , mi ero preso una settimana di vacanza ma il penultimo giorno mi era balenata l'idea di svolgere il primo lungo e un amico mi aveva fatto compagnia per un 21 km , i restanti 3000 metri me li sarei sorbiti da solo .
Il caldo era invalidante , ogni ombra sembrava un'oasi nel deserto , giravo lento più del solito , vedevo la gente che si stava dirigendo in spiaggia, avevo il desiderio di sedermi sotto l'ombrellone al più presto .
Finalmente sul gps appare la cifra prefissata , blocco il cronometro , in preda ad una crisi di pianto mi tolgo occhiali , bandana e maglietta , ho addosso la fascia del cardiofrequenzimetro , vedo un marciapiede , decido di sedermi e abbasso la testa , sfogo tutta la rabbia nelle lacrime .
In quel silenzio è racchiuso uno degli strumenti più importanti su cui faccio leva nelle difficoltà ,
fin da ragazzo la costanza è stato il carburante di tante soddisfazioni tolte.
Quelle dita mostrate ogni volta al termine delle gare possono apparire come un affronto , in realtà è un modo per portarsi avanti con il lavoro ed esorcizzare eventuali problemi che si presenteranno , però la consapevolezza di volerli affrontare e di superarli è più forte .
Mia nonna era solita ricordare che non bisogna cullarsi sul passato ma è opportuno rivolgere lo sguardo al futuro , aveva ragione come sempre .
La medaglia numero 8 sarà importante , servirà da catapulta verso un qualcosa su cui lavoro senza sosta .
Quel giorno avrò ben 8 ore a disposizione e non 6 , saranno 50 e non 42 i chilometri da percorrere , per fortuna sarò in buona compagnia , come al solito ci divertiremo seppur siamo consapevoli che a Pian Del Lago inizierà la fase decisiva con un saliscendi mozzafiato e dovremo giocare con la mente ancora più a lungo per varcare altre colonne d'Ercole .
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